Il direttore del carcere di Torino è indagato per botte e umiliazioni ai detenuti.
TORINO – Il direttore del carcere di Torino è indagato per botte e umiliazioni ai detenuti. L’inchiesta, aperta dalla Procura del capoluogo piemontese, è stata chiusa con l’iscrizione sul registro di 25 persone che vanno dal numero uno della casa circondariale, al capo delle guardie carcerarie ai rappresentanti del sindacato della polizia penitenziaria.
Un intero sistema finito nel mirino degli inquirenti che nelle prossime settimane dovranno chiarire meglio la posizione delle persone iscritte nel registro degli indagati.
L’indagine
L’indagine è stata aperta dopo le diverse segnalazioni arrivate sia dai detenuti che dalla garante di Torino. Violenze fisiche e vessazioni che, per la prima volta in Italia, sono costate agli indagati l’accusa di tortura per “condotte che comportavano un trattamento inumano e degradante per la dignità della persona detenuta”.
Abusi, scrive La Repubblica, nascosti anche dalle minacce degli indagati. “Quando venivano visitati – si legge nel documento – dovevano dichiarare che era stato un altro detenuto, altrimenti avrebbero usato nuovamente violenza su di lui, così costringendolo il giorno successivo alle violenze a rendere in infermeria questa falsa versione dei fatti“.
Accertamenti in corso
Gli accertamenti sono in corso con gli inquirenti che nelle prossime settimane dovranno chiarire meglio la posizione delle persone indagate.
Un’indagine che rischia di essere un precedente importante nel nostro Paese visto che, fino a questo momento, in Italia mai era stato contestato il reato di tortura. Ora si dovrà capire meglio cosa succedeva nel carcere di Torino. Abusi e violenze registrate negli ultimi mesi con 25 persone iscritte sul registro degli indagati. Nelle prossime settimane si dovrà decidere se rinviare a giudizio tutti oppure decidere di assolvere alcune delle persone che sono finite nel mirino della Procura di Torino per questo fascicolo aperta nelle settimane scorse dopo diverse denunce.